Il vendor, il cliente e il fornitore… o il buono, il brutto e i cattivo… :-)
Okkio…
il vendor, che ha uno scopo ben preciso, fa pressioni sul cliente, che ha uno scopo decisamente diverso e spesso ignorato (volutamente o meno) dal vendor, per fare una determinata scelta tecnologica… (mi ricorda qualcosa). A questo punto il cliente va dal fornitore con un’aspettativa radicata: soddisfare i propri bisogni seguendo i consigli del vendor che gli ha garantito (o lasciato intendere che garantisce e ha pure un sacco di peso) che è la scelta giusta…
Che cosa succede ora?
Che si scarica sul team una problematica che non è del team e che proprio non dovrebbe esistere: il cliente ha fatto scelte che non gli competono e la nomea del vendor rende decisamente difficile (se non impossibile) cambiare queste scelte.
Siamo di fronte ad un set di scelte decisamente poco piacevoli:
  1. Cercare di screditare il vendor per far fare al cliente la scelta tecnologica giusta;
  2. Assorbire tutta la problematica e cercare di soddisfare il bisogno con un requisito (la tecnologia) che non dovrebbe esserci;
  3. Rimbalzare il cliente rischiando di perdere credibilità sia nei confronti del vendor che del mercato;
In tutti i casi secondo me c’è solo una garanzia: insoddisfazione, probabilmente condita da un bel “bagno si sangue”…, inoltre si sta verificando un curioso fenomeno: il fornitore sta generando attriti con il cliente e non può farne a meno ma non ha il benchè minimo controllo sulle cause di questi attriti.
.m